Riflettori accesi sulle tratte ferroviarie minori o in disuso: sono un patrimonio da valorizzare su cui costruire un turismo dolce che rispetta l'ambiente.
Legambiente insieme a CoMoDo - Confederazione per la mobilità dolce di cui Legambiente fa parte - pruomuove la IV Giornata nazionale delle Ferrovie Dimenticate che si terrà domenica 6 marzo 2011.
Obiettivo dell'iniziativa è promuovere una risorsa nazionale poco conosciuta: le ferrovie dimenticate e abbandonate che sembrano non avere più nessun ruolo nell'epoca dell'alta velocità. Ma non è così, rappresentano al contrario un'opportunità di sviluppo sostenibile.
Le ferrovie non più in esercizio, con un miglior impego delle risorse economiche territoriali e nuove prospettive, possono trasformarsi in greenways per pedoni, ciclisti, cavalieri, disabili, bambini, anziani e sostenere così attività turistiche preziose per le ecomonie locali.
Lo stesso discorso vale per quelle tratte ferroviarie ancora fruibili ma ormai abbandonate perchè sostituite dal trasporto pendolare e dall'alta velocità. Spesso si snodano in zone d’Italia tra le più belle e caratteristiche, attraversano Parchi o Riserve Naturali e rappresantano una grande opportunità di sviluppo turistico dolce, sostenibile, non necessariamente motorizzato e perché no? più lento! Un'occasione unica per ammirare in completo relax le meraviglie naturali nazionali.
Le ferrovie dimenticate rappresentano un patrimonio da non disperdere ma al contrario da valorizzare, sull’esempio di quanto fatto un po’ in tutta Europa e non solo.
Previsto un convegno dedicato al tema: Il ruolo delle ferrovie nell'Unificazione nazionale. L'incontro - in luogo da stabilire al quale parteciperanno studiosi ed esperti - intende rimarcare nell' anno dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità di Italia, il ruolo storico della ferrovia nella costruzione dell'unità nazionale, in passato come in futuro. Un'infrastruttura in grado di sviluppare vocazioni turistiche e di interesse culturale anche in aree ritenute a torto marginali.
Per ulteriori informazioni visitate il sito www.ferroviedimenticate.it
Fonte: Legambiente News
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